Che cos’è un Dark Store

Il dark store, in italiano “negozio oscurato”, è un magazzino di prossimità progettato esclusivamente per servire i clienti degli e-commerce: uno spazio chiuso al pubblico, organizzato come se fosse un negozio, con corsie e scaffali, ma riservato solo agli operatori (picker) che raccolgono i prodotti e di fatto fanno la spesa per gli utenti che l’hanno acquistata online.

La sua crescente importanza e rapida diffusione, nel mondo della logistica per il retail, si deve al boom dell’e-commerce e del quick commerce, ovvero dell’esigenza di consegnare gli ordini in poche ore, in qualsiasi momento della giornata.

La prima azienda ad aprire un dark store è stata Tesco in UK, nel lontano 2009.

Ad oggi molti merchant del calibro di Walmart, Amazon, Tesco, ecc. e società di delivery come Glovo, Deliveroo, Gorillas, ecc., hanno posizionato gli stessi in vari punti delle città nel mondo.

Dark store_X5 Retail Group, CC BY-SA 2.0 via Wikimedia Commons

Dark Store: l’allegato dell’e-commerce nel New Normal

In Italia l’e-commerce rappresentava, già prima del lockdown, uno dei principali motori di crescita e di innovazione del Retail.

La pandemia da Covid-19 ha accentuato questo trend, trasformando i comportamenti, il mindset e le preferenze dei consumatori nei confronti degli acquisti online e generando cambiamenti destinati a radicarsi e permanere.

Oggi l’eCommerce viene scelto in modo consapevole dai consumatori anche per gli acquisti quotidiani: come emerge dallo studio dell’Osservatorio eCommerce B2C, nel 2021 gli ordini online valgono 39,4 miliardi di euro (+21% rispetto al 2020) e l’incidenza dell’eCommerce B2C sul totale vendite Retail, indice della maturità online, raggiunge il 10%.

Le origini dei Dark Store risalgono a prima dell’avvento del Covid-19: diverse insegne del grocery e del fashion retail hanno testato per mesi il nuovo format per ottimizzare la propria Supply Chain.

Nell’ultimo anno, l’esplosione degli ordini online e della domanda di instant delivery, il calo del prezzo degli affitti dei locali commerciali e la chiusura dei punti vendita tradizionali hanno portato al boom di questi magazzini logistici di prossimità.

Si prevede che i ricavi dell’e-commerce raggiungeranno € 6,5 trilioni entro il 2023, con i dark store che aiuteranno a guidare questa nuova rivoluzione dello shopping.                                                    

La chiusura permanente di alcune sedi a favore della trasformazione in dark store sarà il modo migliore per andare avanti per molti brand. L’utilizzo di dark store per l’evasione degli ordini è un’opzione redditizia per diverse categorie merceologiche: fashion, elettronica di consumo, grocery, etc.

I fattori chiave di successo di un Dark Store

Chiamati anche con il nome di dmarts (delivery-only local warehouses), i dark store vanno progettati tenendo conto di alcuni fattori strategici:

  • Localizzazione: i dark store vanno allestiti in una posizione strategica, ovvero collocati in zone densamente popolate per servire il proprio bacino di clientela e assicurare un’esperienza d’acquisto più rapida e conveniente. Per questa ragione, è opportuno effettuare preventive analisi e ricerche di mercato, funzionali a quantificare l’effettiva domanda del servizio di spesa online nelle zone di interesse
  • Assortimento: per rispondere alle sfide della customer experience nel contesto omnicanale, diventa fondamentale avere, in tempo reale, informazioni attendibili sugli stock disponibili ma anche una conoscenza approfondita delle preferenze dei clienti, per minimizzare tempi e costi di approvvigionamento.
  • Disposizione della merce: la disposizione degli scaffali e della merce va studiata per agevolare il picker nella preparazione dell’ordine, tenendo conto della velocità di rotazione e delle esigenze logistiche.

Dark store più efficienti con l’automazione e la digitalizzazione

La preparazione degli ordini all’interno di un Dark Store tradizionale tramite la ricerca di merce a scaffale rende le attività di picking e la gestione dell’inventario piuttosto critiche, esponendo il merchant al rischio di compromettere l’esperienza dei propri clienti e di far lievitare i costi.

Con l’introduzione di un software per la gestione del magazzino e l’adozione di sistema di stoccaggio automatico, il processo operativo all’interno di questi magazzini è molto più rapido ed efficiente: le operazioni di prelievo della merce così come le operazioni di ricezione e riassortimento non subiscono rallentamenti o intralciamenti, determinando una significativa riduzione di tempi, costi e un innalzamento del livello di servizio.

Di fronte ad una domanda sempre più frammentata e mutevole, il monitoraggio dei dati si rivela essenziale per poter gestire in modo efficiente una supply chain evoluta: la fotografia in tempo reale delle giacenze a magazzino e l’analisi dei dati storici, permette di prevedere le fluttuazioni della domanda dei prodotti e pianificare in modo intelligente gli approvvigionamenti.

D’altra parte, lo stoccaggio della merce all’interno di un magazzino automatico rappresenta la soluzione ideale per evadere più ordini in meno tempo, ridurre drasticamente il numero di operatori e i loro spostamenti, con tutta una serie di ulteriori vantaggi:

  • Ottimizzazione dello spazio disponibile
  • Riduzione dei tempi di allestimento ordini grazie alla reperibilità immediata degli articoli e all’erogazione automatica
  • Riduzione degli errori di picking
  • Protezione delle merci da sottrazioni e agenti atmosferici
  • Monitoraggio delle scadenze e tracciabilità dei lotti
  • Maggiore ergonomia e sicurezza per i picker
  • Monitoraggio in real time delle giacenze e riduzione delle rotture di stock
  • Riassortimento data-driven

Il futuro dei Dark Store è Phygital

Immaginate di combinare le funzionalità e i vantaggi generati da un magazzino automatico con quelle di un distributore automatico (vending machine) e di un parcel locker, integrando la flessibilità e intelligenza del digitale con l’immediata disponibilità della merce.

In ICAM, lo abbiamo fatto: abbiamo evoluto il concetto di magazzino automatico per abilitare nuovi scenari distributivi, di tipo self-service, h 24/7.

Con BuyBox abbiamo creato la prima soluzione phygital, self-service, che può trasformare un dark store anche in un punto di consegna e ritiro, sempre accessibile.

Il futuro dei Dark Store è Phygital

Perchè realizzare un dark store Phygital?

Ci sono 5 buone ragioni per trasformare un dark store in chiave Phygital:

  1. Distribuzione migliorata e consegna più rapida: convertendo i dark store tradizionali in chiave Phygital, si accelera la consegna degli ordini in modo efficiente, integrando un innovativo servizio alternativo alla consegna a domicilio
  2. Pubblico più ampio e portata più ampia: l’accessibilità 24/7 consente di attrarre nuovi segmenti di clientela e di incrementare le vendite
  3. Migliore gestione dei prodotti deperibili: maggiore controllo ed efficienza nel mantenimento della catena del freddo
  4. Possibilità di immagazzinare una gamma più ampia di prodotti: Una maggiore capacità di stoccaggio significa un maggiore assortimento di prodotti e clienti più soddisfatti
  5. Controllo e gestione dell’inventario migliorati: la possibilità di creare un network di dark store con visibilità centralizzata dell’inventario permette di bilanciare lo stock tra i diversi magazzini, che di fatto diventano dei veri e propri nodi di evasione