Sbloccata la Nuova ZES UNICA, tutti i vantaggi del Credito d’Imposta per le imprese del Mezzogiorno
Sbloccato il Credito di Imposta della Nuova ZES UNICA. Finalmente buone notizie per le imprese che attendevano gli incentivi per avviare investimenti di valore nel Mezzogiorno d’Italia.
Il Ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti ha firmato il Decreto attuativo che ha sbloccato il Credito di Imposta per le imprese che investono nella Zona Economica Speciale Unica del Mezzogiorno, vale a dire le imprese attive o che si insediano nella ZES Unica che comprende le regioni Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna e Sicilia e le aree dell’Abruzzo individuate dalla Carta degli Aiuti a finalità regionale 2022-2027.
Una misura di sostegno alle imprese del sud d’Italia e a quelle che intendono insediarsi nell’area, del valore di 1,8 miliardi di euro, rientranti nei fondi stanziati con il Decreto Sud di settembre 2023.
La misura ZES non è cumulabile con gli incentivi previsti attraverso il PNRR dal Piano di Transizione 5.0 (di cui abbiamo parlato qui), ma potrà essere cumulata con altri incentivi e sostegni non assimilabili ad “aiuto di Stato”, purché non porti al superamento del massimo dei sostegni statali consentiti dalle normative dell’Unione Europea.
Come funziona la Nuova ZES
In attesa della pubblicazione del Decreto e del Piano strategico ancora mancante, possiamo anticipare le informazioni cardine della misura incentivante prevista dal Governo per le imprese del sud Italia.
A beneficiare del Credito di Imposta della Nuova ZES Unica possono essere tutte le imprese, indipendentemente dalla forma giuridica e dal regime contabile seguito, presenti o che intendono insediarsi nell’area indicata dalla ZES, che effettuano investimenti (definiti dal Regolamento Ue 651/201) tra i 200mila euro e i 100 milioni di euro.
La misura copre, quindi, investimenti destinati a nuove strutture, per l’acquisto o il leasing di:
- Macchinari
- Impianti
- Attrezzature
L’incentivo della Nuova ZES Unica copre, inoltre, anche l’acquisto di terreni e l’acquisizione, la realizzazione o l’ampliamento di immobili strumentali, ma in questi ultimi casi entro la quota del 50% del valore complessivo dell’investimento.
Il valore del Credito di Imposta varia in base alle dimensioni dell’impresa, rispetto all’entità dell’investimento e soprattutto rispetto alla Regione di riferimento. Il maggiore incentivo è previsto per le piccole imprese che intendono effettuare grandi investimenti.
In merito alle Regioni, per le piccole imprese l’incentivo è così formulato:
- 60% del valore dell’investimento per aziende operanti o che intendono insediarsi in Calabria, Campania, Puglia, Sicilia e Area Sulcis in Sardegna
- 50% in Basilicata, Molise e Sardegna
- 35% in Abruzzo
La percentuale varia, come si accennava, anche rispetto al valore dell’investimento, paragonato alla dimensione dell’impresa, potendo così raggiungere anche il 70% per una piccola impresa che investe a Taranto.
Infatti, la ZES Unica, prevede:
- Più 10 punti percentuali, per investimenti fino a 50 milioni di euro da parte di medie imprese
- Più 20 punti percentuali, per investimenti sempre fino a 50 milioni, ma ad opera di piccole imprese
Scoprite qui di seguito tutte le percentuali del Credito di Imposta rispetto ad area interessata e a dimensioni dell’azienda:
Come accedere alla misura incentivante
Dal 12 giugno al 12 luglio 2024 le imprese interessate ad usufruire della misura incentivante del Credito di Imposta previsto dalla Nuova ZES UNICA, dovranno comunicare all’Agenzia delle Entrate l’ammontare delle spese ammissibili sostenute dal 1° gennaio 2024 e quelle che intendono effettuare fino al prossimo 15 novembre, data ultima per accedere all’incentivo.
L’ammontare reale del Credito d’Imposta spettante, consideranti i vari criteri, sarà determinato dall’agenzia delle Entrate rapportando il limite complessivo di spesa all’ammontare complessivo dei crediti d’imposta richiesti. In pratica, se le richieste supereranno il limite di 1,8 miliardi, tetto massimo delle risorse, il Credito d’Imposta sarà proporzionalmente ridotto tra gli aventi diritto.
Tra gli adempimenti a carico delle imprese per accedere alla misura di sostegno, oltre alla comunicazione preventiva all’Agenzia delle Entrate, è prevista anche una Certificazione Obbligatoria, rilasciata dal Revisore dei Conti o da una società abilitata, che attesti l’effettivo sostenimento delle spese.
Rientrano fra le misure coperte dalla Nuova ZES UNICA tutte le soluzioni di stoccaggio ICAM: magazzini automatici multicolonna e semi automatici per la gestione intelligente e intensiva di merci, prodotti e materiali.
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